Ultimo respiro per il Santa Maria Della Pietà

Ultimo respiro per il reparto di anestesia dell’ospedale di Nola, il Santa Maria Della Pietà, prima dell’arrivo, forse definitivo, di Morfeo. Respiro affannoso e sofferente dopo la decisione di ridurre il numero degli anestesisti addetti alla camera operatoria da due ad uno con il relativo trasferimento di personale presso il nosocomio di Pollena Trocchia. E’ quanto ha annunciato questa mattina in conferenza stampa il consigliere comunale Franco Ambrosio, capogruppo di “Progetto Nola” dell’Ente di piazza Duomo. Una riunione urgente convocata ad horas che getta nuove ed inquietanti ombre sul futuro del presidio di via Seminario. Una situazione che mette in allarme non solo gli addetti ai lavori, ma anche, e soprattutto, la cittadinanza, costretta a subire notevoli disagi almeno sino al 17 aprile prossimo, termine entro il quale è fissato il provvedimento. “Tutto ciò è assurdo – ha dichiarato Ambrosio -. Da anni il Santa Maria della Pietà vive in uno stato comatoso che rischia di portare al collasso l’intero presidio che serve un’utenza vastissima. Chi parla, prima di essere un amministratore della città, è anche un cittadino e sino a pochi mesi un addetto ai lavori. Negli ultimi mesi tre unità del reparto di anestesia sono andate in pensione, tra cui il sottoscritto, e nessuna è stata sostituita. Anzi. Oggi arriva l’ennesima doccia fredda, il ridimensionamento del personale con il relativo trasferimento a Pollena. Dove vogliamo arrivare mi chiedo?”. Un appello accorato in difesa della città e dei suoi servizi, a cominciare da quello che dovrebbe essere il fiore all’occhiello dell’intera area nolana e che, invece, rischia un “infarto fulminante”, soffocato da suoi stessi “rianimatori”. Un presidio che, come più volte ha sottolineato Ambrosio, conserva strutture troppo antiquate, decisamente non al passo con la tecnologia, che, in molti casi, mettono a serio rischio la vita dei pazienti, costretti ad essere trasferiti presso altri presidi anche in condizioni critiche. “Bisogna intervenire subito – ha continuato Ambrosio -. Due sono le strade da percorrere: o la denuncia penale, perché questa decisione ha tutte le carte in regola per essere perseguita penalmente in quanto si tratta di interruzione di pubblico servizio oppure trovare una mediazione con la classe politica che ci rappresenta. Siamo al collasso”. Un pugno duro che trova appoggio anche nella maggioranza, a cominciare dallo stesso sindaco. “Abbiamo chiesto un incontro urgente con il commissario straordinario dell’Asl per fare il punto della situazione – ha dichiarato Biancardi -. L’incontro è fissato all’inizio della settimana prossima. Mi recherò personalmente in ospedale con una delegazione e costateremo da vicino la situazione per poi trovare nell’immediato. L’ospedale di Nola ha la necessità di essere rafforzato e non depotenziato, al fine di tutelare la salute dei cittadini del territorio e non può, invece, attraverso atti inopportuni, essere messo nella condizione paradossale di offrire servizi e prestazioni, non solo qualitativamente, ma anche quantitativamente, ancora inferiore allo standard attuale e quindi, inadeguati rispetto alle esigenze del bacino di utenza del Santa Maria della Pietà”.

di Autilia Napolitano

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