Nola, “doppia vittoria” della Parthenope al Consiglio di Stato

Nola – Nuovo “colpo di scena” sulla realizzazione del centro ricerche all’interno dell’ex Casermette a piazza D’Armi. Sulla revoca del finanziamento destinato per il centro e laboratorio di ricerca per la ”pipenet” a favore dell’Università Parthenope, da parte dell’Agenzia per la Coesione pari 7 milioni e 900 mila euro, interviene il Tar del Lazio che rimette “in gioco “ il progetto.

Ad annunciare la notizia è stato lo stesso sindaco Carlo Buonauro. “E’ stato accolto in maniera positiva il ricorso al Tar del Lazio da parte dell’Università al quale l’amministrazione ha dato pieno sostegno. Il finanziamento dunque rivive. Si tratta ora – conclude la fascia tricolore – di attendere le determinazioni del nuovo governo l’effettiva erogazione”.

Nel frattempo, arriva la nuova bocciatura per associazioni e ricorrenti da parte del Consiglio di Stato che non ha ritenuto necessario accogliere i motivi d’urgenza per bloccare in via cautelare la costruzione della nuova sede della “Parthenope” a Nola.

La Quarta Sezione del Consiglio di Stato ha infatti ritenuto che non sussistano i presupposti per concedere l’interruzione dei lavori in via Stella. I giudici hanno ritenuto  l’impatto ambientale dell’opera, di livello minimo, e l’interesse pubblico, generale e primario vista la natura dell’infrastruttura.

Non rilevando motivi d’urgenza e cautelari per fermare la costruzione, bisognerà aspettare la discussione di merito fissata per il prossimo 30 marzo.

In quella occasione si discuterà ci si confronterà sull’opportunità o meno di costruire la sede nolana dell’università in una zona urbanistica oggetto di forti dubbi.

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