Nola, il “Calvario” burocratico delle associazioni che organizzano eventi: la proposta di Nola Domani

Nola -Troppa burocrazia per gli eventi promossi dalle associazioni. Piani di sicurezza da predisporre, oneri di vario genere , aumento dei costi.

È quanto si sta verificando in questo giugno nolano nel corso del quale, le diverse manifestazioni proposte e realizzate dalle associazioni sono segnate da un vero e proprio “Calvario” burocratico.

In alcuni casi alcuni eventi hanno rischiato anche di non celebrarsi a causa delle lunga lista di onerosi adempimenti che richiedono più tempo ed impegno, rispetto all’ evento stesso.

Il tema è stato affrontato presso la Commissione Controllo Garanzia, presieduta dal consigliere di opposizione Maurizio Barbato che insieme alla coalizione ” Nola Domani” ha avanzato la proposta di una modifica al regolamento di concessione del patrocinio economico da parte dell’amministrazione comunale.
L’ obiettivo è quello di alleggerire il peso relativo agli aggravi relativi alle pratiche burocratiche e la redazione dei piani di sicurezza anche con una centralizzazione delle procedure in capo ad un unico tecnico soprattutto in occasione del “Giugno nolano”.

“Le associazioni cittadine – afferma Maurizio Barbato- sono la linfa vitale della nostra comunità che molto spesso compensano i vuoti delle istituzioni, in particolar modo sulla Cultura. Vanno sostenute e non ostacolate con una serie infinita di pratiche burocratiche e di aggravi economici. La nostra proposta è quella” semplificare le procedure burocratiche, facendo sì che il Comune rappresenti un partner delle associazioni che tanto fanno per la nostra città e non solo un ente di onerose prescrizioni”.

Sulla vicenda sono intervenuti anche i consiglieri di opposizione Salvatore Notaro e Vincenzo Iovino che hanno chiesto più attenzione per le associazioni.

Accanto a questa criticità va sottolineata la mancanza di strutture comunali adeguate dove le stesse possono esprimersi.
Dopo che la chiesa dei Santi Apostoli è passata in comodato d’ uso alla Curia – destinata in prevalenza agli eventi religiosi- l’unico spazio disponibile è il Museo archeologico che però non è di proprietà comunale e nonostante la disponibilità del direttore, presenta molte limitazioni sugli orari.

Un tema sul quale occorre fare serie riflessioni per individuare una soluzione efficace

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