Sorpresa ai fedeli del Papa all’ Angelus

«Non lasciatevi ingannare dai leader di questo mondo, dai santoni e da chi vuole attirare a sé le menti e i cuori»: lo ha detto il Papa all’Angelus, ricordando che Gesù ha ammonito contro quanti «verranno nel mio nome», con un «invito al discernimento: anche oggi ci sono falsi “salvatori”, che tentano di sostituirsi a Gesù: leader di questo mondo, santoni, anche stregoni, personaggi che vogliono attirare a sé le menti e i cuori, specialmente dei giovani. Non andate dietro a loro». 

«Non abbiate paura di fronte a guerre, rivoluzioni – ha detto il Papa – ma anche alle calamità naturali, alle epidemie, Gesù ci libera dal fatalismo e da false visioni apocalittiche. Gesù ha detto ai discepoli che dovranno patire, anche persecuzioni, ma che nessun capello del vostro capo andrà perduto. Siamo totalmente nelle mani di Dio. Le avversità che incontriamo per la nostra fede e la nostra adesione al Vangelo sono occasioni di testimonianza, non devono allontanarci dal Signore, ma spingerci ad abbandonarci ancora di più a Lui, alla forza del suo Spirito e della sua grazia. Alla fine Gesù fa una promessa che è garanzia di vittoria: “Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita”. Quanta speranza in queste parole! Sono un richiamo alla speranza e alla pazienza, al saper aspettare i frutti sicuri della salvezza, confidando nel senso profondo della vita e della storia: le prove e le difficoltà fanno parte di un disegno più grande; il Signore, padrone della storia, conduce tutto al suo compimento. Nonostante i disordini e le sciagure che turbano il mondo, il disegno di bontà e di misericordia di Dio si compirà!. Questo messaggio di Gesù ci fa riflettere sul nostro presente e ci dà la forza di affrontarlo con coraggio e speranza, in compagnia della Madonna, che cammina sempre con noi».

«Prego per le vittime della strada». «Oggi – ha detto il Papa dopo l’Angelus – ricorre la “Giornata delle vittime della strada”. Assicuro la mia preghiera e incoraggio a proseguire nell’impegno della prevenzione, perchè la prudenza e il rispetto delle norme sono la prima forma di tutela per sé e gli altri». Il Papa ha rivolto anche un saluto alla comunità eritrea a Roma. 

«Prendete la “Misericordina”, medicina per il cuore».«Come mezzo di prevenzione si assume una volta al giorno – recita la posologia – e in casi urgenti si assume tante volte quante chiede la tua anima. La posologia è identica per bambini e adulti».
Tirati in ventimila copie i “bugiardini” realizzati in italiano, polacco, inglese e spagnolo, spiegano quando ricorrere a “Misericordina, 50 grani per il cuore”. E ventimila scatolette della “medicina” vengono distribuiti in piazza San Pietro dopo l’Angelus del Papa. Si tratta di 20.000 rosari, contenuti in una piccola scatoletta in tutto simile a quelle dei farmaci – con l’ illustrazione di un miocardio e di un tracciato cardiaco – e accompagnati dalle istruzioni. Tra queste: «Prima di usare la medicina, leggere il contenuto di questo prospetto; se è necessario, leggerlo una seconda volta, e quando è necessario un consiglio o una informazione aggiuntiva, mettersi in contatto con un sacerdote». Seguono le spiegazioni su cosa sia Misericordina e quando vada usata, sulle precauzioni per l’uso, la posologia, le forme di somministrazione, le controindicazioni. Le scatolette – nate da una idea dei seminaristi polacchi devoti di santa Faustina Kowalska (la suora polacca che ha iniziato il culto della “Divina misericordia” influenzando anche papa Wojtyla, ndr) e realizzate per impulso di padre Konrad, l’elemosiniere del Papa, hanno ricevuto l’approvazione di papa Francesco.
All’Angelus il Papa ha suggerito la “Misericordina” come un «modo per concretizzare i frutti dell’Anno della fede che volge al termine. Si tratta – ha detto – di una “medicina spirituale” chiamata “Misericordina”. È contenuta in una scatoletta, che alcuni volontari distribuiranno mentre lasciate la piazza. C’è una corona del rosario, con la quale si può pregare anche la “coroncina della Divina misericordia”, aiuto spirituale per la nostra anima e per diffondere ovunque l’amore, il perdono e la fraternità. «Vorrei adesso consigliarvi una medicina». E ha aggiunto: «Ma che, ora il Papa fa il farmacista?». Tenendo in mano la scatolina, e agitandola per farla vedere a tutti, il Papa ha spiegato l’iniziativa. «Non dimenticatevi di prenderla – ha esortato – perché fa bene al cuore, all’anima, a tutta la vita».

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