Casamarciano: il ricordo di Colomba Napolitano non unisce i fedeli
In un clima di generale commozione, alternato a momenti di forte tensione, si sono svolte mercoledì sera le celebrazioni in memoria di Colomba Napolitano. In una Chiesa gremita di fedeli, sono risuonate le parole di Sua Eccellenza Beniamino Depalma: “Il valore della fede – ha dichiarato Mons. De Palma – è nei piccoli gesti di vita quotidiana. Nei gesti compiuti dalle persone semplici, come è stata Colomba Napolitano”. Toccanti sono state anche le parole di Don Raffaele Rossi, parroco di Casamarciano, il quale ha ricordato come al suo arrivo in parrocchia, avvenuto solo pochi mesi fa, abbia sentito subito forte nella cittadinanza, il ricordo e la devozione per questa donna morta quasi duecento anni fa. Momenti di tensione si sono avuti quando Don Raffaele Rossi, nel ringraziare il gruppo di parrocchiani che lo aveva aiutato nelle ricerche dei resti di Colomba Napolitano, ha fatto preciso riferimento a Michelangelo Vitale, il giovane organista della parrocchia. Fischi e vocii vari si sono sollevati dal fondo della chiesa, tanto da provocare l’interruzione delle celebrazioni. Nelle scorse settimane, infatti, il ritrovamento delle spoglie mortali di Colomba Napolitano, ha infatti, diviso la cittadina alle porte di Nola. Motivo di scissione: la paternità del ritrovamento. Due, infatti, i gruppi di studiosi che negli anni si sono alternati nelle ricerche i cui risultati si sono visti, però solo poche settimane fa. Proprio a calmierare gli animi era intervenuto, infatti, lo stesso Don Raffele Rossi, il quale aveva raccomandato la cittadinanza affinché non trasformasse tutto questo in mero scontro, o per dirla con la parole dello stesso Don Raffaele: “Non perseguisse la gloria degli uomini invece della gloria di Dio”. Tutto l’impegno del parroco non è però riuscito a evitare che le celebrazioni in memoria di Colomba Napolitano non fossero segnate da questa divisione che non lancia certo un’immagine positiva di Casamarciano.
di Maria Almavilla