Nola: partiti i lavori nelle zone interessate dagli allagamenti
Ulteriore sopralluogo da parte del sindaco di Nola, Geremia Biancardi sui siti interessati nei giorni scorsi dagli allagamenti a seguito delle copiose piogge. Sotto osservazione, in particolare, rione Poverelli, in via Nola – San Gennaro. Al monitoraggio ha partecipato anche il dottor De Nardo commissario del Consorzio Bonifiche del Volturno. L’ intervento di ripristino dello stato dei luoghi già è iniziato ed entrerà nel vivo a partire da lunedì, quando la pulizia dei canali in questione interesserà il tratto che va dal così detto ponte di Battipaglia fino alla località Canera. “ Come amministrazione – dichiara il sindaco Geremia Biancardi – ci siamo attivati immediatamente affinché la situazione torni quanto prima alla normalità. La nostra azione è stata diretta soprattutto nel coinvolgere gli enti competenti. Ed infatt,i tutti gli interventi in itinere saranno eseguiti dagli enti sovracomunali. Certamente – continua Biancardi – noi chiederemo che l’attenzione resti alta anche dopo aver superato l’emergenza. E’ importante, infatti, assicurare la manutenzione ordinaria dei canali affinché si possa stare per davvero tranquilli dal punto di vista idrogeologico. Certamente non serve a nulla intervenire solo nei casi di emergenza ed eccezionalità. In tal senso vanno, del resto, le nostre indicazioni alle autorità preposte”. Come sempre, quello degli allagamenti è uno scenario che si ripete. A mancare è una programmazione attenta relativamente ad un’ azione di pulizia dei canali, soprattutto nel periodo che anticipa la stagione delle piogge. Del resto, il comune di Nola, come sempre aveva scritto attraverso i propri uffici, in particolare quello della tutela ambiente coordinato dal dirigente Maggio, agli enti preposti affinché avviassero una manutenzione dei canali. Appelli e richieste cadute totalmente nel vuoto. Le vicende legate agli allagamenti a Nola città e quelle ben più gravi inerenti all’esondazione dell’alveo Rosario a Saviano, hanno riproposto in maniera drammatica l’assenza di qualunque tipo di controllo lungo il percorso dei canali. Un vulnus che non fa altro che favorire quanti in maniera del tutto incivile utilizzano gli alvei che i Borboni hanno pensato correttamente per il deflusso delle acque, in autentiche e pericolose discariche a cielo aperto. “ E’ opportuno alla luce di tutto ciò – aggiunge ancora Biancardi – tornare ai classici guardiani di un tempo per assicurare la giusta sorveglianza”. Il problema relativo all’assetto idrogeologico del territorio rappresenta uno dei temi fondamentali dell’ agenda politica. Molto spesso viene però sottovalutato a vantaggio di altre questioni ed ogni autunno ci si ritrova a fare la conta dei danni. In tanti si chiedono se per avere un’ inversione di rotta bisognerà attendere, anche nel nostro territorio, la prima vittima.